LA QUARTA ARMA CONTRO IL CANCRO: L’IMMUNOTERAPIA ONCOLOGICA
Chirurgia, radio e chemioterapia sono state per anni l’unico approccio per combattere i tumori. Per chi non ne avesse sentito parlare, l’immunoterapia entra di diritto a far parte delle nuove strategie nella lotta al cancro.
SCATENARE LE DIFESE
Il Prof. Michele Maio, Responsabile dell’U.O.C. Immunoterapia Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, spiega: “si tratta di sfruttare e pilotare il sistema immunitario affinché possa rispondere in modo adeguato al cancro”. Pur essendo il sistema immunitario una realtà complessa e regolarne il funzionamento è sempre stato difficile, dai primi anni del 2000 si sono sviluppati farmaci biologici in grado di interferire con i nostri meccanismi di difesa.
Nel 2018 il Nobel per la Medicina è stato assegnato agli studi sull’immunoterapia oncologica portati avanti dagli scienziati James Allison e Tasuku Honjo.
Il Prof. Maio ha commentato: “È una giornata storica per l’immuno-oncologia e per i risultati raggiunti in questi anni. Un traguardo che premia anche chi ci ha creduto sin dal primo momento come la Regione Toscana, che nel 2004, ha investito in questo settore facendo nascere a Siena, con noi, il primo reparto in Italia interamente dedicato all’Immunoterapia Oncologica. Siamo stati tra i primi ad utilizzare queste nuove strategie terapeutiche e a sperimentare le molecole CTLA4 e PD1, la cui efficacia è stata riconosciuta oggi proprio dalla prestigiosa Accademia Svedese. I primi risultati sono stati conseguiti nel melanoma, poi nel tumore al polmone e oggi abbiamo oltre 40 sperimentazioni attive, dalla fase 1 alla fase 3, in quasi tutti i tipi di cancro”.
“È un riconoscimento importante – aggiunge Maio – per migliorare sempre più la sopravvivenza dei pazienti e la loro qualità di vita. Circa il 50% dei pazienti risponde a queste terapie che, utilizzate da sole o in combinazione, hanno cambiato il modo di curare il cancro perché tolgono il freno al sistema immunitario, rendendolo molto più reattivo contro il tumore”.
È importante sottolineare che per molti di questi pazienti, sino a qualche tempo fa, non esistevano possibilità di cura. Oggi con l’immunoncologia è possibile trattare quasi tutti i tipi di tumore.
“Nel 2017 – conclude Maio – abbiamo visitato a Siena circa 3000 nuovi pazienti e nel 2018 i dati sono in aumento. Collaboriamo con le principali istituzioni e centri di ricerca nazionali e internazionali, Il nostro gruppo di ricerca ha recentemente ricevuto un importante finanziamento dalla Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), per un progetto di ricerca di 7 anni sull’immunoterapia del cancro. L’obiettivo è quello di lavorare in clinica ed in laboratorio per aumentare la percentuale di pazienti oncologici che beneficiano dell’immunoterapia e di renderla disponibile in un numero sempre crescente di tumori.
Prima dell’avvento dei nuovi farmaci il melanoma, se diagnosticato in fase avanzata, era una neoplasia che non lasciava scampo. Oggi la situazione è radicalmente cambiata e la sopravvivenza è arrivata al 20% a 5 anni dalla diagnosi, conclude Maio.
Link utili:
http://www.ittumori.it/ITA/dipartimenti-oncologici/aou-senese-immunoterapia.shtml
http://www.ispro.toscana.it/